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IL COLLEZIONISMO NUMISMATICO ITALIANO Una storica e illuminata tradizione Un patrimonio culturale del nostro Paese XX anno di associazione 1993-2013

Vari • March 16, 2022

IL COLLEZIONISMO NUMISMATICO ITALIANO Una storica e illuminata tradizione Un patrimonio culturale del nostro Paese XX anno di associazione 1993-2013

Alagna, Bompieri, Caltabiano, Callegari, Catalli, Cavicchi, Crippa, Fusi, Gallo, Ganganelli, Gorini, Iula, Limido, Missere, Nassar, Nobile, Paoletti, Pera, Perassi, Poggi, Ricci, Rinaldi, Rossi, Ruotolo, Saccocci, Travaini 

La nascita di un interesse collezionistico per le monete affonda le sue radici nell’antichità e risale addirittura al IV secolo a.C., sebbene le testimonianze di questa tradizione siano spesso celate nelle arti figurative e nelle fonti letterarie del tempo. Francesco Petrarca, Pietro Verri, il Cardinale Stefano Borgia (1731-1804), il Conte Alessandro Magnaguti (1887-1966) e Bartolo Baldanza (1917-1990) sono solo alcuni tra i più celebri protagonisti di questa storia, che hanno lasciato il segno in ambito letterario e politico, locale e nazionale, e dato un significativo contributo allo studio e alla conservazione del patrimonio numismatico italiano. Non da meno si sono poi distinte nobili donne di cultura e spessore come Ada Bellucci Ragnotti, Anna Margherita Vacchetta e la Contessina Margherita Nugent, importanti esempi di una numismatica al femminile già molto vivace anche nei secoli passati. Numerose delle più importanti collezioni numismatiche del nostro paese sono state frutto di lasciti e donazioni di grandi collezionisti: così è avvenuto innanzitutto per Vittorio Emanuele III, che il 9 maggio 1946 lascia, con queste parole, al popolo italiano la collezione di monete che è stata la più grande passione della mia vita, oggi esposta al Museo Nazionale Romano, a Palazzo Massimo. Non fu certamente il primo, nè tantomeno l’ultimo: prima di lui, ad esempio, il Conte Isimbardi aveva donato nel 1804 la propria collezione al Reale Gabinetto Numismatico e Medagliere Nazionale di Brera di Milano, il Conte Nicolò Papadopoli Aldobrandini (1841-1922) la sua al Civico Museo Correr di Venezia e così Camillo Brambilla nel 1892 con il Museo Civico di Pavia. Il Medagliere del Museo Archeologico Nazionale di Firenze deve invece una parte della sua collezione alla donazione Trentacoste del 1933, i Musei di Strada Nuova di Genova al principe Odone di Savoia (1846-1866), il Museo di Como a Solone Ambrosoli (1851-1906) e il Museo Archeologico di Aosta ad Andrea Pautasso (1911-1985). Ancora, alla città di Forlì fu lasciata la collezione numismatica di Carlo Piancastelli (1867-1938), mentre il Museo Archeologico di Cagliari ha ricevuto quella del Canonico Giovanni Spano (1803-1878). Il collezionista veneto Nicola Bottacin si spinse addirittura oltre e diede vita all’omonimo museo padovano (1865), il cui fulcro fu proprio la sua collezione di oltre 100.000 monete antiche e moderne. Non va quindi dimenticata l’attività mecenatistica di alcuni enti privati, come ad esempio la Fondazione CRUP, che ha reso disponibile alla fruzione pubblica il proprio patrimonio numismatico presso il Museo Nazionale Archeologico di Cividale, contribuendone così alla valorizzazione. Ancora più impegnati su questo fronte sono stati altri grandi collezionisti come Anna Margherita Vacchetta di Acqui Terme, Gian Guido Belloni e la Contessina Margherita Nugent, che hanno scelto di destinare le loro collezioni, rispettivamente nel 1987, nel 1998 e nel 1954, alla formazione e allo studio dei giovani numismatici, i primi con donazioni all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e la Contessina al Museo Archeologico Nazionale di Firenze, con queste chiare parole: Lascio a scopo di istruzione pubblica e a titolo di legato, al Gabinetto Numismatico del Museo Archeologico di Firenze, la mia collezione di monete di Casa Savoia ed i miei libri di numismatica. Non mancano inoltre nel volume contributi di più ampio respiro, utili per inquadrare al meglio il fenomeno del collezionismo nella sua evoluzione storica, come quello dedicato ai precetti de La Sciences des Médailles di Louis Jobert (1637-1719), quello sul commercio veneziano di monete nell’Ottocento o quello sugli aspetti del collezionismo numismatico del Novecento. Particolarmente importanti sono infine i grandi numismatici che diedero vita ad alcune tra le più prestigiose istituzioni italiane in ambito numismatico e che favorirono la diffusione di questa cultura anche a livello divulgativo: Eugenio Scacchi fu co-fondatore del Circolo Numismatico Napoletano nel 1913, la moglie di Andrea Pautasso di una Fondazione per gli studi numismatici (1985), Francesco Carelli nel 1850 primo autore del Nvmorvm Italiae Veteris e, ancora, Solome Ambrosoli fondatore della Rivista Italiana di Numismatica (1888) e Giuseppe de Falco socio-fondatore della nostra oggi ventennale associazione.

Sommario Presentazione – Il collezionismo numismatico italiano: un patrimonio culturale da difendere e valorizzare Paolo Crippa Il R. Gabinetto Numismatico e Medagliere Nazionale di Brera in Milano nella storia delle sue vicende e delle sue collezioni - Le collezioni numismatiche nell’antichità Rossella Pera - Ordinare le monete antiche nel XVII secolo: i precedetti de La Sciences des Médailles di Louis Jobert Federica Missere Fontana - Numismatica e Petrarca: una nuova idea di collezionismo Magdi A.M. Nassar - Un dittatore della numismatica: Francesco Carelli e il “Nvmorvm Italiae Veteris” Giuseppe Ruotolo - La collezione numismatica del Canonico Giovanni Spano Luca Alagna - Bartolo Baldanza collezionista messinese Maria Caccamo Caltabiano - Le collezioni numismatiche del Comune di Genova nei Musei di Strada Nuova Daniele Ricci e Guido Rossi - Collezioni numismatiche private e il Monetiere del Museo Archeologico Nazionale di Firenze Fiorenzo Catalli - Camillo Brambilla collezionista e studioso numismatico Mario Limido - La collezione numismatica del Museo di Como: dalle prime donazioni ad oggi Isabella Nobile De Agostini - Solone Ambrosoli e la Società Storica Lombarda Antonio Fusi Rossetti - La collezione Verri Silvana Crippa - Il commercio di monete antiche a Venezia nell’800 Andrea Saccocci - Gli esordi di Nicola Bottacin collezionista numismatico (1857-1860). Un primo approccio quantitativo Marco Callegari - L’istituzione del Ciroclo Numismastico Napoletano e la collezione di Eugenio Scacchi Gerarluigi Rinaldi - Aspetti del collezionismo numismatico del ‘900 Giovanni Gorini - Il Conte Nicolò Papadopoli Aldobrandini nobile esempio di collezionista studioso Andrea Cavicchi - Un collezionista mantovano Conte Alessandro Magnaguti Franco D. Bompieri - Andrea Pautasso: vita e opere Claudio Gallo - La formazione della collezione numismatica di Carlo Piancastelli Carlo Poggi - Ada Bellucci Ragnotti: ritratto numismatico di signora Roberto Ganganelli - Il re, il professore e il cardinale. Tre grandi collezionisti nella storia degli studi: Vittorio Emanuele III, Philip Grierson e Stefano Borgia Lucia Travaini - Ex nummis cognoscere. La collezione numismatica dell’Università Cattolica di Milano Claudia Perassi - Giuseppe de Falco. Modello di sintesi perfetta tra collezionismo e studi numismatici Raffaele Iula - Dalle collezioni private alla fruizione pubblica Giovanni Paoletti

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Il Presidente NIP Luca Alagna presso gli Stati Generali della Numismatica Istituzioni, professionisti, mondo della ricerca e associazioni agli Stati Generali della Numismatica: un primo e fondamentale tavolo di confronto di Roberto Ganganelli Si sono svolti a Roma nella giornata del 17 febbraio, presso la biblioteca del Senato, gli Stati generali della numismatica, convegno promosso dal senatore Bruno Astorre sia per celebrare la figura di Nicolò Papadopoli Aldobrandini – senatore del Regno ed eminente collezionista e studioso – nel centenario della morte che, soprattutto, come necessario momento di confronto fra istituzioni e mondo della numismatica (università, associazioni, professionisti e collezionisti). Un evento articolato e di alto livello, gli Stati generali della numismatica, impossibile da riassumere in poche righe sia per il numero che per il livello delle relazioni, molte di ambito giuridico, che è stato possibile seguire. Ma avremo modo nei prossimi giorni, dando voce ad alcuni dei protagonisti, di approfondire aspetti fondamentali. Orientamenti in giurisprudenza, prassi viziate, nodi da sciogliere Sul tavolo degli Stati generali una serie di questioni di scottante attualità, dagli orientamenti giurisprudenziali in materia di beni numismatici alle prassi della pubblica amministrazione nel rapporto con i privati e il mercato – prassi spesso viziate da una visione statalista – fino alle normative in fase di discussione e, ovviamente, alle proposte di modifica alle leggi esistenti in modo da poter garantire alla numismatica, gestita in modo etico e responsabile, diritto non solo di esistenza ma anche di sviluppo e di sinergia con lo Stato. Sì, perché uno dei concetti emersi è stato anche – a seguito della ratifica da parte dell’Italia della Convenzione di Faro – quel fondamentale passaggio evolutivo dal tradizionale diritto “dei” beni culturali ad un innovativo diritto “ai” beni culturali, in questo caso i beni numismatici, visto nell’ottica della comunità nazionale e dei singoli, dei privati come dei professionisti, come soggetti attivi di tutela. Sala gremita, nei limiti delle normative sanitarie, alla Biblioteca del Senato presso il Palazzo della Minerva a Roma: sul palco si sono alternati oratori istituzionali e privati, professionisti e giuristi Un diritto inalienabile, quello al collezionismo e al commercio di monete, né in nome di una strampalata presunzione di provenienza dal sottosuolo di tutte le monete antiche e medievali – per gran parte, solo passate di mano in mano e sul mercato per secoli – né in nome di quel 1909 ante quem si vorrebbe rendere obbligatorio dimostrare la provenienza di ciò che, invece, è semplicemente stato conservato in patrimoni e raccolte private. I collezionisti e il commercio etico: soggetti attivi di tutela Illuminante, in merito al concetto di “interesse pubblico” per le cose numismatiche, è stato il parere del presidente della Prima Sezione della Corte di Cassazione, il giudice Francesco Antonio Genovese, che ha sottolineato come alle due categorie canoniche – le monete “di proprietà pubblica” e quelle private “oggetto di tutela” – sia ormai necessario codificarne una terza, quella delle monete, antiche o moderne che siano, e sono la maggioranza, “prive di qualità di interesse per la pubblica amministrazione”. Dal giudice Francesco Antonio Genovese, presidente della I Sezione della Corte di Cassazione, è venuta una riflessione sulla necessità di ripensare in senso meno statalista i criteri di tutela dei beni numismatici Anche perché, paradossalmente, le azioni dello Stato contro il mercato e il collezionismo ufficiali – che si manifesta in sequestri, ritardi o dinieghi nei certificati di esportazione, dichiarazioni di supposto “pregio” e/o “rarità” per singoli esemplari o intere raccolte – non deriva dal Testo unico dei Beni culturali né da leggi preesistenti e non abrogate bensì, in massima parte, da mere circolari ministeriali che sarebbe bene riscrivere, e in tempi brevi. I Numismatici italiani professionisti, le associazioni professionali internazionali AINP e FENAP, la Società numismatica italiana, l’Accademia italiana di studi numismatici hanno portato le loro voci per testimoniare in Senato, al tempo stesso, la molteplicità e l’unità d’intenti del mondo numismatico, senza contare i tanti, qualificati docenti universitari che hanno mostrato come l’esistenza del collezionismo e del mercato siano fondamentali anche per lo sviluppo della ricerca scientifica (quanto e talvolta più delle raccolte statali, in parte non catalogate nè pubblicate). La passione numismatica, un pilastro del patrimonio pubblico La presenza delle istituzioni è stata del resto anche occasione per ribadire il fondamentale contributo culturale di una plurisecolare tradizione di collezionismo e commercio di monete che tanto ha inciso anche sulla formazione del patrimonio pubblico (anche qui, con le sue monete di Venezia donate al Museo Correr, Papadopoli Aldobrandini insegna). E se lo Stato oggi non dispone – per varie ragioni e facendo le dovute eccezioni – di personale sufficiente o adeguatamente qualificato per discriminare i beni numismatici meritevoli di tutela dai milioni di monete antiche e moderne che circolano legittimamente sul mercato e nelle collezioni, allora che si avvalga della disponibilità di numismatici professionisti ed esperti privati. Una simile pratica, che si potrebbe proporre al Nucleo TPC dei Carabinieri, sarebbe un modo per creare una nuova ed efficace sinergia pubblico-privato; come lo sarebbe individuare – e anche in questo, basterebbero delle circolari ministeriali – delle categorie di materiali numismatici di libera circolazione. E altre proposte non mancano, perchè il collezionismo è imprescindibile per la tutela dei beni numismatici. Gli Stati generali della numismatica sono stati occasione di celebrare un secolo dalla scomparsa di Nicolò Papadopoli Aldobrandini, senatore del Regno, collezionista di monete e studioso di fama Per il futuro di un bene culturale “personale e collettivo” Perché mettere all’angolo in Italia il collezionismo e il commercio numismatico – si intende, quella numismatica praticata da privati e operatori come genuina, etica passione o come altrettanto legale professione – porterebbe ad un effetto nefasto, disastroso, diametralmente opposto a qualunque “tutela”, favorendo una diffusa circolazione illegale e sommersa delle monete (anche sotto il profilo fiscale) , il loro esodo verso l’estero; la distruzione, in sostanza, di quel “bene culturale” diffuso, materiale e immateriale, personale collettivo che è la numismatica. Gli atti degli Stati generali della numismatica saranno redatti entro breve ed è auspicabile che i contenuti siano recepiti in toto e valutati con attenzione dal Ministero della Cultura. E, al ministro Dario Franceschini, la numismatica italiana fa appello affinché il confronto avviato il 17 febbraio 2022 prosegua e porti a quel rasserenamento dei rapporti tra istituzioni e settore privato che, per la numismatica, ormai è ineludibile. LINK: https://www.cronacanumismatica.com/stati-generali-della-numismatica-voce-al-diritto-voce-al-collezionismo/
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